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Isatuximab in combinazione con nuovi agenti in ricaduti e resistenti al Mieloma Multiplo - Protocollo principale

CODICE STUDIO

NCT04643002

TIPOLOGIA

Ricaduti

NOME SPONSOR

Sanofi

DESCRIZIONE

Questo studio viene proposto a pazienti con Mieloma Multiplo che abbiano ricevuto in precedenza almeno tre diversi tipi di trattamenti per la malattia e che devono essere stati trattati in precedenza con il farmaco Lenalidomide. Il trattamento prevede l’assegnazione casuale ad uno di due possibili tipi di terapia. Il primo tipo di terapia consiste nell’associazione di Isatuximab con Pomalidomide e Desametasone. Isatuximab viene somministrato per via endovenosa in day hospital una volta alla settimana per il primo mese, quindi una volta ogni 2 settimane. Pomalidomide e Desametasone vengono assunti per bocca. Il trattamento è generalmente ben tollerato. Come principali possibili effetti collaterali si può segnalare un certo grado di stanchezza, un aumento del rischio infettivo ed un abbassamento dei valori di globuli bianchi, piastrine ed emoglobina.

Il secondo tipo di terapia consiste nella combinazione di Isatuximab con Belantamab Mafodotin. Belantamab Mafodotin è un anticorpo monoclonale diretto verso una proteina bersaglio presente solo sulla superficie delle cellule ammalate. Quando Belantamab Mafodotin si lega al suo bersaglio è in grado di attivare il sistema immunitario che contribuisce all’uccisione della cellula tumorale. Belantamab Mafodotin è stato pensato per uccidere le cellule ammalate grazie anche al fatto che la sua molecola è legata ad un potente chemioterapico, che viene introdotto all’interno della cellula bersaglio e contribuisce al potente effetto terapeutico del farmaco. In sintesi, Belantamab Mafodotin agisce con due differenti modalità, da un lato attiva il sistema immunitario e dall’altro trasporta solo alle cellule ammalate un potente chemioterapico. Dal punto di vista degli effetti collaterali, Belantamab Mafodotin si caratterizza per la possibile comparsa di un danno a livello dell’occhio, in particolare alla superficie della cornea. Può accadere che, in corso di trattamento, si abbia la comparsa di un fastidio agli occhi e di un abbassamento della vista. Fortunatamente i disturbi oculari, benché fastidiosi, si risolvono completamente nel giro di alcune settimane. Lo studio clinico viene proposto per trovare dosaggi e modalità di somministrazione diversi rispetto alla modalità di somministrazione attualmente in uso, allo scopo di ridurre al minimo la tossicità agli occhi.

FARMACI UTILIZZATI

Isatuximab, Belantamab Mafodotin, Pomalidomide, Desametasone