
Uno studio che confronta il mantenimento dopo autotrapianto fra le terapie Iperdomide e Lenalidomide in pazienti con una diagnosi di Mieloma Multiplo
CODICE STUDIO
NCT05827016
TIPOLOGIA
Prima linea giovani, Prima linea anziani
NOME SPONSOR
Bristol-MyersSqibb
DESCRIZIONE
Lo studio è rivolto a pazienti che presentano un quadro di Mieloma Multiplo alla diagnosi e che abbiano ricevuto almeno un trapianto autologo. I protocolli clinici in uso prevedono che, dopo il trapianto autologo, i pazienti ricevano una terapia di lunga durata, chiamata mantenimento, con lenalidomide, un farmaco anti-mieloma che viene assunto per bocca. Lo studio vuole verificare se la versione più recente di lenalidomide, chiamata iberdomide, sia superiore in termini di efficacia, nel controllo della malattia dopo il trapianto. Lo studio prevede quindi l’assegnazione casuale dei pazienti a due possibili trattamenti. Da un lato il mantenimento con lenalidomide, che, come detto, è la terapia abituale. Dall’altro un mantenimento con iberdomide, la nuova formulazione, anch’essa disponibile sotto forma di pillole. In entrambi i casi i distubi legati al trattamento sono modesti e consistono principalmente in un abbassamento dei globuli bianchi e, in minor misura, globuli rossi e piastrine. Va segnalato come il trattamento prolungato possa causare una diarrea cronica.
Ci si attende che il mantenimento con Iberdomide possa dare un vantaggio significativo in termini di controllo a lungo termine della malattia.
FARMACI UTILIZZATI